martedì 26 febbraio 2013

Ritenute d’Acconto

Prosegue il viaggio su quello che c'è da sapere sulle leggi che regolamentano il nostro hobby
Fonte.....gruppo su facebook  Il nostro Hobby VS la legge




Le ritenute d’acconto sono ‘un anticipo’ delle tasse che il Fisco ti chiede sulle cifre da te guadagnate. Queste cifre sono scomputate direttamente dai tuoi compensi e versate dai tuoi clienti titolari di Partita IVA.

Per indicare correttamente l’ammontare delle ritenute d’acconto è importante che entro la fine di febbraio dell’anno successivo il cliente ti fornisca la cosiddetta certificazione dei compensi, documento riepilogativo dei compensi e delle ritenute che lo stesso ha versato per te.

Questo meccanismo è importante perché il principio è lo stesso anche se un domani aprirai la partita Iva ed emetterai fattura (tranne per chi aderisce al nuovo regime dei minimi o chi rientra nel regime delle nuove iniziative produttive che invece è esonerato dall’applicazione delle ritenute).

lunedì 25 febbraio 2013

Ricevuta per Prestazioni Occasionali

Ciao a tutte, restando sul tema del lavoro occasionale, vi informo sulla ricevuta per prestazioni occasionali, come sempre la Fonte... è il gruppo su facebook .. Il nostro Hobby VS la legge



Nella ricevuta dovrai necessariamente inserire i tuoi dati anagrafici ed il codice fiscale, il numero progressivo della ricevuta, luogo e data della prestazione.

ESEMPIO DI RICEVUTA PER PRESTAZIONE OCCASIONALE (nell’esempio sono inserite cifre fittizie che puoi cambiare)
http://www.studiomicera.it/wp-content/uploads/2012/01/Mod.prest.occas.doc

L’esempio qui proposto si riferisce al caso in cui tu non abbia superato il tetto dei 5.000,00 euro.

Ricorda che per compensi superiori ad euro 77,47 sulla ricevuta devi applicare una marca da bollo da 1,81 euro.

domenica 24 febbraio 2013

Lavoro occasionale tra privati, come essere in regola col fisco?

Oggi parliamo di..... Lavoro occasionale
Fonte.....gruppo su facebook  Il nostro Hobby VS la legge




ECCO UNA DOMANDA CHE PUO' INTERESSARE TUTTE ( LE RISPOSTE SONO DATE DA UN COMMERCIALISTA)

Se io privato, dunque non titolare di partita IVA, ho una collaborazione occasionale con un'azienda, rilascio una notula con ritenuta d'acconto, mi intasco l'imponibile e
l'azienda verserà poi il 20% d'imposta e fin qui il funzionamento mi è chiaro.

Supponendo però che la collaborazione sia tra privati, ad esempio vado dal vicino a tagliare l'erba del giardino o a pulire le scale, per essere in regola col fisco come faccio? Posso rilasciare una notula senza ritenuta d'acconto e allegarla poi alla dichiarazione dei
redditi, per pagare in questa sede il 20% di imposta? Se si mi sapete indicare se è possibile trovare online un modello per fare questa notula o comunque qual è la formula corretta?

Esistono dei bollettari tipo quelli delle ricevute fiscali che mi permettono di compilarne una
duplice copia?

Esistono i voucher cioè i buoni lavoro che si usano per il settore del lavoro occasionale acccessorio (agricoltura, settore domestico, imprese familiari ecc ecc)

Il buono ha il valore di 10 euro chi lo riceve ne ottiene 7.50 netti gli altri sono per assicurazione ecc, se sono cartacei prevo pagamento di c/c
si ritirano presso la sede inps.


Altra domanda bisogna applicare una marca da bollo da 1,81€ per importi superiori ad una certa cirfra?
Sì, sopra i 77,46 euro.




 ESEMPIO DI RICEVUTA (la copiate in excel o word)

Spett.le XXXX - Via XXXXXXX - CAP..... Città ......

Data:……………………….......................


Il sottoscritto …………………………..……..nato a………………….................... il ………...................e residente a…………………………………….
codice fiscale…………..……………………...
Dichiara di ricevere dalla XXXXXX (P.IVA e cod. fisc. ...........) per prestazioni occasionali relative a:.... (motivazione)
il seguente Compenso lordo €.............(1250,00)..
meno Ritenuta di acconto 20% - €.......(250,00).........
Totale netto €............(1000,00)......................
Dichiara inoltre di essere esonerato dall’obbligo della fatturazione in quanto trattasi di prestazione occasionale ai sensi degli artt. 1 e 5 DPR 633 del 26-10-1972 e successive modificazioni.
Modalità di pagamento: (barrare una casella)
( ) Bonifico bancario su C/C n°………………… ABI……. CAB……… CIN ....... intestato a……
…………………….. Banca …………………………..
( ) PayPal - Indirizzo Paypal.........................
In fede,
(firma leggibile) .......................
(con la prima ricevuta, allegare copia documento di identita')

sabato 23 febbraio 2013

help

Amiche dei blog, avrei bisogno del vostro aiutino..... sui vostri blog vedo sempre delle belle foto che clikkandoci su ti portano da qualche parte...ebbene io non riesco a creare questo tipo di collegamento! c'è qualcuno tra di voi che gentilmente me lo può spiegare? grazie mille a tutte

giovedì 21 febbraio 2013

Creare un sito E-Commerce su Facebook e vendere via web

Ciao a tutte..oggi vi spiego come creare un sito E-Commerce
Fonte..... gruppo su facebook Il nostro Hobby VS la legge


Per creare un sito E-Commerce su Facebook e vendere via web,
si possono seguire queste semplici istruzioni.
I requisiti sono l'avere una Pagina Facebook : https://www.facebook.com/pages/create.php

e un account Paypal: https://www.paypal.com/it/cgi-bin/webscr?cmd=_home
entrambi sono servizi gratuiti; Paypal è un sito per ricevere e fare pagamenti con carta di credito in modo sicuro usato in tutto il mondo.

1) Caricare l'applicazione Payvment Storefront sul proprio account Facebook: https://www.facebook.com/payvment

2) Dopo l'accesso a Facebook, Payvment chiede un codice, il nome utente PayPal, il nome del negozio Facebook, e il tipo di valuta.
Il codice segreto si ottiene gratis registrandosi al sito Payvment con l'applicazione

3) Se tutto va bene, il negozio è aperto ma in modalità "sandbox" ossia, è in standby.
Per partire con la vendita online e disattivare la modalità Sandbox, bisogna accertarsi di avere la pagina Facebook (diversa dal profilo personale) e che essa sia ricercabile da tutti gli iscritti.
Ora, si può creare la vetrina di prodotti da vendere.

4) Cliccare sulla scheda Store Categories per aggiungere le categorie con cui suddividere gli articoli e poi, cliccando su "Add new product", si aggiungono i prodotti.

5) La schermata dove si crea la scheda del prodotto chiede di specificarne il nome, l'ID (per riferimento personale), la categoria, il prezzo, il trasporto gratuito, il quantitativo supplementare delle spese di spedizione, la descrizione del prodotto con caratteristiche come peso e dimensione.

6) Dopo aver cliccato su Salva e continua si può caricare una immagine o una foto del prodotto da vendere via web.

7) Nella terza scheda si possono vedere le impostazioni del nuovo portale E-Commerce tra cui la specifica dei termini di spedizione.
A questo proposito, qualcuno potrà storcere il naso perchè non c'è ancora la possibilità di creare tariffe diverse a seconda del paese in cui il prodotto viene spedito tuttavia sembra che questa sezione sarà oggetto di miglioramenti con l'aggiunta di maggiori opzioni (ricordo che Payvment è attivo da pochi mesi).

8) Dopo aver terminato le preferenze di spedizione, l'ultimo passaggio è la scheda Content dove si può inserire un messaggio personalizzato di benvenuto e dove specificare, ad esempio, il contratto globale, con i termini di responsabilità, i riferimenti, le assicurazioni e tutte le informazioni necessarie.

10) Dopo aver salvato il tutto, si può premere il tasto in alto "Attach your StoreFront to a Facebook Page".
A questo punto il negozio online è stato creato ed è pubblicato; bisogna soltanto gestire la pagina di Facebook (premendo il tasto + si aggiunge lo Storefront) per far si che la vetrina sia facilmente visibile e raggiungibile dai propri fan.

Payvment è gestibile da Facebook stesso se si è amministratori della pagina inserendo la key della Facebook Page.

domenica 17 febbraio 2013

Opere del proprio ingegno

 Fonte... gruppo.. Il nostro Hobby VS la legge


 Chiunque realizzi qualche cosa riguardante le Arti Visive (pittura, scultura, grafica, fotografia, computer art) deve considerare questo qualcosa cosa come frutto del proprio ingegno, e quindi è un autore d'opera d'ingegno.

Esiste una legge a regolare la materia, la N°643 del 1941 "PROTEZIONE DEL DIRITTO D'AUTORE E DI ALTRI DIRITTI CONNESSI AL SUO ESERCIZIO" di competenza dapprima del Ministero della Cultura Popolare, e successivamente della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (per il testo della Legge n. 633/1941 si rinvia a http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l633_41.html ). Oggi con le nuove norme di tutela del diritto d'autore ( Legge 248/2000 ), viene delegata ad occuparsi di proteggerne i diritti la Sezione OLAF della SIAE (http://www.siae.it/index.asp ).

Per realizzare le opere d'ingegno non occorrono permessi, licenze o quant'altro, cosi come per vendere le proprie opere d'ingegno non occorrono partita IVA, iscrizioni di alcun tipo o altro, se la vendita viene effettuata direttamente dall'autore.

Chi vende il proprio prodotto è libero di farlo come e quando vuole, il registrare l'opera o l'iscriversi alla SIAE serve solo a cautelarsi contro eventuali ulteriori ricavi economici originati dallo sfruttamento dell'opera da parte di terzi, in quanto l'autore, pur avendo venduto l'opera, conserva la paternità e quindi tutti i diritti di sfruttamento economico della stessa. Infatti l'autore vende l'opera ma non lo sfruttamento dell'opera, e se il nuovo proprietario dovesse avere dei ricavi dallo sfruttamento dell'opera, a questi ricavi si applicano i diritti dell'autore.

Se io, autore, sfrutto direttamente la mia opera non devo pagare per questo la SIAE, in quanto questa serve a proteggere i miei diritti che, a loro volta, verranno pagati a me.

Registrare un'opera alla SIAE significa assicurarsi che nessuno possa sfruttarla senza pagare l'autore, ma non garantisce niente, e non dà niente, soprattutto se non si è ancora venduta l'opera e se non è stata posta in circolazione.

Per quanto riguarda le imposte e le modalità relative, se l'ammontare annuo del ricavato rientra in € 5.000,00 viene considerato un regime minimo di lavoro autonomo, in quanto lavoro occasionale e saltuario, per cui l'acquirente (e non il venditore!), se vuole, fa la ritenuta d'acconto.

Se il ricavato annuo invece dell'autore supera € 5.000,00 è necessario aprire solamente la partita IVA; tutto il resto non riguarda l'autore, e non è obbligatorio (licenza di vendita, camera di commercio, ditta individuale , società varie, etc. etc).

Per le modalità di registrazione delle proprie opere vedere la Sezione Arti Visive della Siae: http://www.siae.it/olaf_av.as